Le feci sono il prodotto di scarto derivante dall’attività dell’intestino.
Le feci  hanno un aspetto semisolido, cilindrico, “formato”, del peso di circa 150-300 g (100-150 g nel bambino), un colore che può variare dal marrone al marrone chiaro o scuro a seconda di vari fattori, tra cui, principalmente, il tipo di pasto ingerito e la quantità di acqua e di fibre contenute. Le feci sono costituite da:

  1.  acqua,
  2.  elettroliti, 
  3. solidi indigeriti, 
  4. sostanze grasse e loro derivati, 
  5. cellule e materiale di desquamazione della mucosa,
  6.  fibre, 
  7. muco, 
  8. enzimi e secrezioni o materiale organico, 
  9. sostanze inorganiche (calcio, fosfati),
  10.  batteri saprofiti.

In condizioni patologiche si possono trovare

Alla luce di ciò un attento esame delle feci può aiutare il medico ad identificare alcune patologie, come strumento diagnostico viene utilizzata la scala Bristol Stool Scale o Bristol Stool Chart o Scala delle feci di Bristol

I sette tipi di feci previste dalla scala sono:

I tipi 1 e 2 sono espressione di stipsi; i tipi 3 e 4 rappresentano la forma/consistenza ideale, in particolare il tipo 4, in quanto sono i più facili da defecare. I tipi 5 e 6 sono progressivamente tendenti alla diarrea, che è manifesta nel tipo 7. La scala di Bristol, inoltre, è molto sensibile ai cambiamenti dei tempi di transito intestinale provocati dai farmaci, come l’antidiarroicoloperamide o dalla senna.
Un altro importante parametro è il colore delle feci:

Non sempre il colore delle feci è indice di malattia perchè influenzato da alimenti, assunzione di integratori,farmaci….., pertanto occorre consultare il medico se la modifica del colore è persistente o se varia a intervalli di tempo ricorrenti. Oltre a analizzare volume, consistenza, colore, forma , quantitàpesofrequenza di evacuazione,bisogna indagare su  odore dato dai gas che si producono nell’intestino, soprattutto nell’intestino crasso, in seguito alla fermentazione dei carboidrati, alla putrefazione delle proteine e alla trasformazione degli acidi grassi a catena lunga in acidi grassi a catena corta. Su tali processi è determinante l’azione della flora batterica con sviluppo di sostanze come anidride carbonica, idrogeno solforato, metano,  fenolo, indolo, scatolo, tutte componenti di quel flatus (da cui “flatulenza”) che costituisce poi l’insieme dei gas che viene alla fine espulso dall’ano e che accompagna e caratterizza l’odore delle feci. Tipo, entità e composizione della flora( di cui parleremo nello specifico in un prossimo articolo), così come tipo, intensità e prevalenza dei processi fermentativi e putrefattivi, unitamente all’azione dei succhi digestivi e degli acidi grassi, determinano l’odore delle feci.

Dott.ssa Domenica Ricci

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